Infiltrazioni acido ialuronico

Infiltrazioni acido ialuronico: ricevo a Milano, Varese, Novara, Busto, Gallarate, Como e Meda, Castellanza, Corbetta.

L’artrosi rappresenta la più comune patologia dell’apparato muscolo-scheletrico nei paesi industrializzati. La sua frequenza aumenta progressivamente con l’età e colpisce circa 1/3 della popolazione anziana, nella quale è frequentemente causa di disabilità. In Italia colpisce il 26% delle donne e il 12% degli uomini sopra i 65 anni.

Dopo i 55 anni più dell’80% dei soggetti ha segni radiologici di artrosi, anche se solo il 10-20% di questi manifesti segni e sintomi.

L’artrosi si può definire come un processo patologico di natura degenerativa che trae origine dalla perdita del fisiologico equilibrio tra fenomeni catabolici e fenomeni riparativi a livello della cartilagine articolare.
In questo processo la cartilagine non deve essere vista in modo statico come un tessuto inerte che va incontro a una progressiva usura, ma in maniera dinamica come un tessuto metabolicamente attivo nel quale i condrociti, ovvero le cellule della cartilagine, svolgono un ruolo fondamentale nei processi sintetici e degradativi della matrice.

I sintomi principali dell’artrosi sono il dolore meccanico, correlato all’uso, tipicamente diurno, aggravato dalle sollecitazioni meccaniche e ridotto dal riposo, la rigidità mattutina e dopo inattività di breve durata, la ridotta ampiezza dei movimenti, la sensazione di insicurezza e instabilità e l’impotenza funzionale.

L’esame di scelta per la conferma diagnostica è quello radiografico, che può evidenziare restringimento della rima articolare, osteofitosi marginale, cioè appuntimento dei margini ossei, o sclerosi dell’osso subcondrale. Tuttavia si possono verificare casi in cui la correlazione tra il quadro clinico e quello radiologico non è buona, ad esempio con presenza di notevole dolore e disabilità ma scarse alterazioni radiologiche o viceversa.

Gli obiettivi principali della terapia sono:

  • controllo del dolore
  • mantenimento della funzione articolare
  • rallentamento della progressione del danno articolare
  • limitazione dell’assunzione di farmaci

I trattamenti non farmacologici prevedono un adeguato esercizio fisico, il controllo del peso corporeo e la riduzione del carico sulle articolazioni, minimizzando le attività usuranti.
La terapia farmacologica sintomatica è volta soprattutto a trattare il dolore acuto provocato dall’artrosi, e comprende farmaci analgesici o antiinfiammatori per via generale oppure, nei casi più gravi, le infiltrazioni intrarticolari con cortisonici.

Infiltrazioni acido ialuronico

Esiste tuttavia anche una terapia farmacologica “di fondo”, che consente oltre che di ridurre i sintomi di rallentare la progressione stessa della malattia, e consiste sostanzialmente nell’iniezione intrarticolare di acido ialuronico.
L’acido ialuronico è una sostanza naturale, prodotta normalmente dal nostro organismo, che è presente fisiologicamente all’interno delle articolazioni.
Per le sue caratteristiche fisiche e chimiche è in grado di legare grandi quantità d’acqua, e riveste pertanto un ruolo importante nell’idratazione dei tessuti.

L’acido ialuronico inoltre in soluzione manifesta straordinarie proprietà viscoelastiche che gli permettono di svolgere un’importante azione lubrificante e di assorbimento dello shock meccanico.
Studi recenti tuttavia hanno appurato che l’acido ialuronico non possiede soltanto un ruolo “passivo” di lubrificante o di riempitivo dello spazio articolare, ma va considerato come una molecola “nobile” perché è il mediatore di funzioni cellulari complesse.

Nel liquido sinoviale dei pazienti affetti da artrosi la concentrazione ed il peso molecolare dell’acido ialuronico sono diminuiti, con importanti ripercussioni sulla viscoelasticità
e sull’infiammazione locali.
Nella cartilagine artrosica la matrice è alterata a causa della perdita di acido ialuronico, con conseguenze sulla vitalità e sulla sintesi dei condrociti.
Una prima azione terapeutica delle infiltrazioni intrarticolari di acido ialuronico è la cosiddetta viscosupplementazione, ovvero il miglioramento delle proprietà viscoelastiche del liquido sinoviale.

L’acido ialuronico tuttavia possiede anche un’importante ruolo nella condroprotezione e nella condrogenesi: infatti, mediante l’interazione con numerosi recettori cellulari, esso partecipa all’omeostasi della matrice cartilaginea, protegge i condrociti dalla morte cellulare e combatte i danni ossidativi; contemporaneamente interviene nella differenziazione della cartilagine articolare stimolando la differenziazione condrogenica e influenzando la motilità cellulare, la differenziazione e lo sviluppo cellulare.

Esistono in commercio diversi preparati a base di acido ialuronico destinati all’iniezione intrarticolare, con caratteristiche farmacologiche variabili. La scelta del prodotto adatto al caso specifico e il piano terapeutico sono di competenza del medico specialista.

Perché l’acido ialuronico possa esercitare il suo effetto è indispensabile che venga iniettato all’interno dello spazio articolare. Per questo motivo è importante che la terapia infiltrativa venga eseguita sotto guida strumentale, solitamente ecografica.

Infiltrazioni acido ialuronico ANCA | Artrosi dell’anca

Il sintomo principale dell’artrosi dell’anca o coxartrosi è un dolore sordo in corrispondenza dell’articolazione stessa (coxalgia), che si può irradiare alla regione inguinale e glutea e che tipicamente si aggrava con la stazione eretta prolungata e con gli sforzi e migliora con il riposo. Successivamente il dolore può estendersi anche lungo la coscia (cruralgia) fino al ginocchio (gonalgia).

Con il progredire dell’artrosi al dolore si aggiunge la limitazione funzionale dell’articolazione, cioè la progressiva riduzione di ampiezza dei movimenti. Il soggetto, ad esempio, può avvertire difficoltà a compiere alcune semplici attività quotidiane come alzarsi da un sedile basso o infilarsi le calze o le scarpe.

Con il tempo viene interessata anche la deambulazione, che diventa sempre più limitata e scorretta, con inclinazione del bacino e sovraccarico della regione lombare.

Il trattamento conservativo consiste nell’impiego di farmaci, fisioterapia e infiltrazioni intrarticolari ecoguidate di acido ialuronico.
Nei casi in cui queste terapie non siano in grado di controllare i disturbi e la qualità della vita risulti compromessa occorre prendere in considerazione il trattamento chirurgico (protesi d’anca).

Infiltrazioni acido ialuronico GINOCCHIO | Artrosi del ginocchio

L’artrosi del ginocchio, detta anche gonartrosi, si presenta con un dolore sordo e meccanico, che si acutizza quando il ginocchio viene messo in moto e si attenua quando è a riposo.
Il disturbo si manifesta inizialmente in seguito ad un’attività prolungata nel tempo, ma con il peggioramento del quadro il dolore può essere provocato anche da movimenti molto semplici, come alzarsi da una sedia o scendere dall’automobile.

Tra i sintomi della gonartrosi si possono riscontrare anche il gonfiore della zona interessata e la rigidità dell’articolazione al movimento. Successivamente può comparire anche un versamento articolare, dovuto ad una eccessiva produzione di liquido sinoviale, che causa un’ulteriore limitazione dei movimenti.

Anche nel caso dell’artrosi del ginocchio il trattamento conservativo prevede l’impiego di farmaci, fisioterapia e infiltrazioni intrarticolari ecoguidate di cortisone o di acido ialuronico. Questa metodica consente anche di svuotare un eventuale versamento articolare, dando un rapido sollievo dei sintomi.

In caso di fallimento della terapia conservativa e di qualità della vita insoddisfacente è indicato il trattamento chirurgico (protesi di ginocchio).

Infiltrazioni acido ialuronico SPALLA | Artrosi della spalla

Il sintomo predominante dell’artrosi della spalla è il dolore, che è aggravato dal movimento attivo o passivo e che non beneficia del passare del tempo e del riposo. Con il progredire della malattia i pazienti possono avvertire dolore anche durante la notte, che disturba il riposo e che costituisce un sintomo tipico di questa patologia.

L’altro sintomo di presentazione dell’artrosi è la riduzione del movimento: quando tenta di muovere il braccio durante l’attività normale, il paziente potrebbe non essere in grado di sollevare, girare o allungare il braccio nella misura abituale. L’articolazione può anche produrre uno scroscio o un suono stridente chiamato “crepitio”, risultante dallo sfregamento delle superfici articolari contrapposte.

Anche nel trattamento conservativo dell’artrosi della spalla la fisioterapia può portare notevoli benefici, aiutando a mantenere la mobilità e la flessibilità e ad evitare ulteriore stress articolari.
Possono essere di grade aiuto anche le infiltrazioni intrarticolari ecoguidate con acido ialuronico, che rendono più fluido il movimento e agevolano il lavoro del fisioterapista, permettendo di attenuare la sintomatologia dolorosa.

Anche nell’artrosi della spalla in caso di fallimento della terapia conservativa e di qualità della vita insoddisfacente può essere indicato il trattamento chirurgico (artroprotesi, artroplastica).

Infiltrazioni con acido ialuronico: controindicazioni

L’infiltrazione intrarticolare di acido ialuronico dovrebbe essere eseguita esclusivamente da medici specialisti, osservando tutte le regole riguardanti l’asepsi e le tecniche iniettive. La procedura dovrebbe essere preferibilmente eseguita sotto guida ecografica, per essere certi che l’iniezione del farmaco avvenga all’interno della capsula articolare. Se è presente un versamento articolare questo deve essere rimosso prima di iniettare l’acido ialuronico.

L’acido ialuronico è una molecola prodotta normalmente dal nostro organismo, perciò i casi descritti di reazione allergica sono molto rari. I preparati a base di acido ialuronico comunque non devono essere somministrati a pazienti con accertata sensibilità individuale ai componenti del prodotto oppure in caso di infezioni o malattie della pelle nell’area della iniezione.

Sebbene studi eseguiti su animali da laboratorio indichino che il prodotto non ha nessuna potenziale tossicità sulla riproduzione e lo sviluppo, non è stato testato in donne in gravidanza.

Gli effetti indesiderati delle infiltrazioni intrarticolari di acido ialuronico possono essere dolore localizzato, gonfiore, calore e rossore nel sito di iniezione, generalmente lievi e transitori.

Reazioni infiammatorie più marcate a volte con presenza di cristalli di sodio pirofosfato, sono state occasionalmente riportate in concomitanza con iniezioni intrarticolari di ialuronato. Come per qualsiasi trattamento intrarticolare si potrebbe manifestare, raramente, un’artrite settica, qualora non siano osservate precauzioni generali per le iniezioni o il punto dell’iniezione non sia asettico.

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